Proprio dietro Piazza del Popolo, all’epoca cuore pulsante della vita culturale romana, Agnese De Donato decide di aprire Al ferro di cavallo, una libreria che si trasforma in pochissimo tempo in un luogo di incontri e punto di riferimento per la letteratura, la fotografia e l’arte. Frequentata da Pier Paolo Pasolini, Alberto Moravia, Fosco Maraini, dagli scrittori del gruppo ’63 e dai giovani artisti del gruppo di Piazza del Popolo, Al ferro di cavallo non è una semplice libreria, ma un luogo ibrido, trasversale, che attraversa discipline e permette di connettere la fotografia, il cinema, la letteratura e l’arte contemporanea, il tutto grazie alla presenza insostituibile dell'"allegra libraia", come Goffredo Petrassi ha amichevolmente definito Agnese De Donato. Barese di nascita, sin dal 1957, anno di apertura della libreria, la sua attività è legata a doppio filo con Roma, città adottiva che non ha mai più abbandonato. In quel luogo inizia a organizzare, cosa molto rara per l’epoca, diverse mostre fotografiche in occasione di altrettante presentazioni di libri fotografici, un sintomo evidente della visione che guida le scelte di De Donato, decisa a far comunicare tra loro letteratura e arti visive. Tra le più interessanti vale la pena di ricordare Ore Giapponesi, il libro di Fosco Maraini che viene presentato in libreria accompagnato da una bellissima selezione di fotografie di viaggio realizzate dallo stesso Maraini.